domenica 4 aprile 2010

La tentazione di Cristo - Domenica delle Palme

“Gesù era un tipo in gamba, ma i suoi discepoli erano rozzi e gretti. È la loro perversione che mi ha distrutto la sua immagine.”- John Lennon, Musicista Rock Inglese, Cantante, Pacifista.

“Gesù fu il primo socialista, il primo che tentò di migliorare la vita del genere umano.”- Mikhail Gorbachev, ex Presidente dell’URSS.

“Nessuno è mai stato meno prete di Gesù, o più ostile alle forme, che mentre sembrano proteggere la religione la soffocano. Di questo noi siamo tutti suoi discepoli e successori; con questo ha posto l’eterna pietra angolare della vera religione; e se la religione è essenziale all’umanità, con questo si è meritato il ruolo Divino che il mondo gli ha accordato.”- Ernest Renan, Author “Life of Jesus” ( Vita di Gesù)

L’affermazione di John Lennon che affermava che i Beatles fossero più famosi di Gesù fece scoppiare uno scandalo tra i Cristiani, e fu motivo di ironia da parte di altri; ma da questa affermazione notiamo invece che John Lennon voleva sottolineare il tremendo impatto che Gesù aveva avuto sul mondo. Cominciando dalla Domenica delle Palme, al venerdi di passione e alla Pasqua di Resurrezione, la coscienza di Cristo che rivelò il Gesù che tutti noi conosciamo fino ad oggi, continua a sollevare ondate di verità e di mito in tutta l’umanità. Noi non possiamo basarci su altri per identificarci con Cristo che era in Gesù, perché persino i Vangeli, scritture altamente accreditate, trasmisero un’altra interpretazione dopo l’ascensione di Gesù. Noi, dobbiamo cercare il Cristo che dimorava in Gesù trovando per prima il Cristo che dimora in noi.

Nessuno sa cosa passava per la mente di Gesù quando Lui fece il suo ingresso trionfale la Domenica delle Palme, ma sappiamo che la coscienza è tutto e quindi sappiamo che lui ha incarnato questa esperienza prima che avvenisse. Visto che Gesù ci ha insegnato che dobbiamo entrare “per la porta stretta” cioè la nostra mente, o meglio ancora attraverso la nostra “mente interiore, possiamo affermare che aveva trovato il segreto potere della fede che risiede proprio al nostro interno. Nella sensazione che ci troviamo uniti alla Presenza più del nostro stesso respiro, Gesù capì che l’unica presenza di Dio riempiva il suo spirito. Gesù era animato dallo spirito del Cristo…questi lo sollevava nel più alto reame delle possibilità… era la sua vita e in questa vita il potere del Cristo è supremo. E Lui era pronto a dimostrarlo.

A questo livello, questo è lo stesso impulso del Cristo entro tutti noi; fare, essere, o avere una più grande espressione di D-o che si muove attraverso la nostra coscienza e poi si materializza nella nostra esperienza. Il Cristo è quello che dentro di noi continua a pensare a tutto quello che soddisfa maggiormente l’anima. È il Cristo che non si blocca per gli apparenti fallimenti, ma continua a formulare pensieri solo per i risultati che desideriamo. Il Cristo in noi non viene toccato dalle nostre esperienze passate, ma è sempre alla ricerca di nuove espressioni, qualcosa che è una espansione del bene che è già stato rivelato. Esso, ci viene detto che aspetta in silenzioso riposo finchè non avremo sviluppato la nostra coscienza per accettare qualcosa di più grande. Il nostro svilupo spirituale deve comprendere mente, corpo e spirito, cioè, la nostra mente deve essere sviluppata, i nostri affari devono essere sviluppati, e il nostro spirito deve essere stracolmo di fede e fiducia nel bene infinito. Se il nostro sviluppo riguarda solo l’anima o la coscienza, allora la nostra mente può essere riempita di sentimenti gioiosi e positivi, ma questi soli non ci permettono di sviluppare la coscienza che aumenta e prospera.

Molte persone sono positive, spirituali e persino mistiche, tuttavia continuano a vivere in limitatezze economiche e perfino in povertà. Molti che si sono trovati in questa condizione hanno scelto la via del servizio, ma noi serviamo gli altri meglio di quanto serviamo noi stessi. Gesù lo capì e lo dichiarò con una eterna Verità: “ E Io, quando me ne sarò andato, vi attirerò tutti a me.” In altre parole, quando ci rivolgiamo al nostro D-o interiore, il Cristo, possiamo trascendere tutte le cose a parte il bene e realizzare che i nostri bisogni sono soddisfatti e ispirare gli altri a fare altrettanto per loro stessi.

“Io posso tutto in Colui che mi fortifica”si legge nelle antiche scritture e Gesù fu tentato di dimostrare qualcosa di più grande degli altri… e fu il Cristo in Lui che gli maturò questa tentazione a fargli trascendere tutto quello che era già stato fatto prima di Lui.. ed Egli riuscì lì dove gli altri avevano fallito. Lui fu acclamato con i rami di palme sparsi lungo la strada mentre entrava in Gerusalemme, secondo un’antica tradizione ebraica di accoglienza. Fu accolto da quelli che pensavano che egli fosse il Messia atteso dagli ebrei, il futuro re di Isrele. Ma lui sapeva che la sua più grande dimostrazione per esprimere la Vita e il potere di D-o doveva ancora arrivare e sarebbe stata molto più grandedi quella di un Messia o di un Re.. o di un agnello sacrificato per i meccati del mondo. Lui aveva già arreso la sua volontà a questo… e se qualcuno gli avesse detto che tutto questo sarebbe stato impossibile… il Cristo in Lui gli avrebbe dato la forza… e D-o era proprio lì…persino sulla croce.

Quante volte proviamo la tentazione di fare qualcosa che contraddice le aspettative che gli altri hanno su di noi? Quante volte siamo tentati di fare delle cose che potrebbero venire disapprovate?E quante volte allontaniamo queste cose dalla nostra mente continuando a comportarci nel solito vecchio modo? Il Cristo in noi ci tenta con le idee, le immagini, e le immagini del cielo proprio qui sulla terra. Questa tentazione del Cristo è D-o in noi che cerca di esprimersi in esperienze più grandi di bene. Tocca a noi saperle scegliere sopra ogni altra cosa… questo è ciò che fece la Suprema Mente di Gesù.
E COSI E’

Conservate la fede!
Reverend Dr. Henry Lee Bates