“In te è racchiuso il potere di essere te stesso”, Gesù dette la sua stessa vita per essere se stesso. Mantenne il contatto con la sua Sorgente. Non cercò mai di copiare nessuno. Non venne qui per imitare. Fu qui per prendere le redini della sua vita tra le mani, e mostrare con il suo esempio che ognuno di noi è unico e dotato del potere creativo della Vita per esprimere la propria unicità – finché si mantiene intatto il contatto cosciente con la nostra Fonte.”-Dr. Frank Richelieu, The Art of Being Yourself ( L’Arte di essere Te Stesso).
Immaginare l’Onnipresenza, l’Onnipotenza, e l’Onniscienza dell’Infinito è impossibile per la mente umana, perché il finito non può contenere l’Infinito. Sarebbe come immaginare che una singola onda contenesse tutto l’oceano. Non è possibile. Così per noi, supporre che l’Infinito “possa individualizzarsi all’infinito”sotto ogni forma di vita,potrebbe sembrare impossibile all’inizio, ma, andando avanti, diventerebbe logico attraverso una maggiore comprensione degli aspetti della Vita. Da molti decenni sappiamo che le impronte digitali di ogni uomo, donna e bambino sono uniche. Questa scoperta fu solo parte di una ancora più grande che l’avrebbe seguita. Oggi, gli scienziati stanno scoprendo aspetti del DNA che possono riportarci indietro più di un secolo e collegarci ai nostri antenati. Da Wikipedia: “ Deoxyribonucleic acid (DNA) è un acido nucleico che contiene le istruzioni genetiche usate nello sviluppo e nella funzione di tutti gli organismi viventi conosciuti e alcuni virus. Il ruolo principale delle molecole del DNA è un infinito magazzino di informazioni.”
Secoli prima che questo fosse scoperto, attraverso l’azione mentale della fede, i mistici, hanno creduto che ognuno di noi è stato creato unico. Osservando la natura, è chiaro che ci sia un’Intelligenza che permea l’Universo visibile, e sempre in espansione… unicamente e infinitamente individualizzato. Sempre alla ricerca di quello che è nuovo, di quello che è adatto al momento. E spesso ci sono stati degli esempi in cui questa “novità”, si è incontrata spiritualmente con questa coscienza collettiva. Gli insegnamenti del Tipitaka, della Bhagavad Gita, della Torah, e della bibbia…sono tutti frutti di un impatto dinamico di coscienza, con le persone di Budda, Krishna, Mosè, Isaia e Gesù. Ogni insegnamento, una rivelazione dalla Mente di D-o che era unica, tuttavia i loro insegnamenti contenevano tracce della stessa verità che rivelava sempre qualcosa ancora più grande da scoprire.
La Suprema Mente di Gesù ebbe la consapevolezza di questo quando affermò:”Le cose che vedete fare a me, voi le farete ancora più grandi.” Diceva questo proprio perchè sapeva che i suoi insegnamenti non avevano l’ultima parola, ma erano un’espansione di quello che era già stato rivelato. Per questo rigettò sia le tradizioni che i simboli perché ognuno di questi a modo suo impediva la nostra ricezione dall’Intelligenza infinita. Se noi ci basiamo soltanto sulle idee di qualcun altro, non riveleremo mai la nostra idea personale. Gesù praticò la meditazione silenziosa che non poteva essere udita dalla cultura giudaica. Il suo metodo di preghiera affermativa non era mai stato praticato da nessuno prima di lui… tuttavia gli fu rivelato e lui lo dimostrò guarendo, aiutando e benedicendo tutti quelli che venivano a lui. Se avesse seguito le pratiche religiose e spirituali della sua cultura, non avrebbe mai scoperto queste cose.
E questo cosa potrebbe centrare con noi? Tutto, poiché dimostra che non solo noi siamo “infinite individualizzazioni”dell’Unico Spirito, D-o, ma che siamo qui per esprimere queste individualizzazioni a nostro modo. Non dobbiamo guardare ai “modelli predefiniti… o aspirare ad essere” proprio come” così e così… ma permettere a D-o di essere D-o in me!” Facendo così, influenzeremo ogni aspetto della nostra vita, incluso la preghiera. Visto che D-o ci ha creati unici, allora dobbiamo trovare la nostra unicità per relazionarci con D-o. Questo non significa che dobbiamo ignorare totalmente le vecchie saggezze o alcuni nuovi insegnamenti, ma che dobbiamo trovare il nostro modo personale sia per spiritualizzare la nostra comunione con D-o che per dimostrare le leggi spirituali. Nessuno può pensare a noi, e nessuno può avere con D-o la stessa relazione che può avere ognuno di noi. Tutte le cose sono create dal pensiero perchè viviamo in un universo mentale. Per questo Emerson scrisse” L’imitazione è un suicidio”. Ad un certo punto tutti noi ci rendiamo conto profondamente che per essere liberi, per essere felici, e per essere soddisfatti dobbiamo esprimerci e vivere nella stessa essenza del Divino che è unicamente una parte di quello che siamo.
D-o non fa fotocopie e non ci sono carte copiative in nessuno di noi. Questa Infinita Presenza che respira Vita attraverso noi, ha dato ad ognuno di noi un’espressione unica di Se stesso. E il suo unico desiderio è che noi esprimiamo questa vita unicamente come bellezza, come gioia, come felicità, come armonia, come pace, come forza, e come amore… in tutto quello che facciamo. Nessuno può farlo per noi, e nessuno può insegnarci come farlo, a parte D-o, Spirito Infinito. Ecco perché Emerson scrisse: Le cose in cui riesco meglio, mi sono state insegnate solo dal mio Fattore.”
Conservate la fede!
Reverend Dr. Henry Lee Bates
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