martedì 15 settembre 2009

Sta in pace con te stesso

“L’ingegneria meccanica è identica all’ingegneria mentale; entrambe dipendono totalmente da un’intelligenza creativa. La fotografia mentale, come la fotografia meccanica produce esattamente quello che vede. La foto di una persona misera, inguardabile, non si trasformerà mai in quella di un vincitore di una gara di bellezza; né una persona magra e bassa di statura apparirà mai alta e robusta. Fotografando il nero, non si otterrà mai il bianco; né le idee negative e distruttive potranno mai produrre risultati costruttivi e positivi. Se le idee sono negative, creeranno risultati negativi.” – Raymond Holliwell: “Working with the law” ( Lavorando con la Legge)

Probabilmente le cose più difficili da scoprire e da affrontare sono quelle al nostro interno, riconoscere, cioè, nel nostro pensiero il modo in cui ha agito in modo negativo. Di solito noi non siamo neanche consapevoli di quello che abbiamo fatto e che continuiamo a fare a noi stessi. Dobbiamo trovare il coraggio di guardare nello specchio delle nostre esperienze negative e scoprire nel nostro pensiero quello che gli corrisponde.”- Ernest Holmes/Willis Kinnear: A New Design For Living

Ogni volta che ci sentiamo frustrati o in ansia con noi stessi o con altra gente, dobbiamo solo guardarci dentro per scoprire il conflitto. Quasi sempre, salta subito alla vista il motivo dove abbiamo indirizzato i nostri pensieri. E allora capiamo subito che possiamo invece sentirci fiduciosi, rilassati e profondamente sicuri. La mente non è subdula, è specifica e definita…se noi dimoriamo in situazioni di natura negativa sia nei nostri confronti o in quelli degli altri, sperimenteremo sicuramente il sentimento di negatività collegato ai pensieri che abbiamo prodotto.

In realtà, tutto ciò che pensiamo su qualcun altro è “causato” da quello che pensiamo di noi stessi. Se sentissi che qualcuno volesse risparmiare alle mie spalle so, che nella mia mente, intratterrei pensieri di limitatezza e povertà. In altre parole, io comincerei a limitare la mia abilità di affermare il bene che è mio con grazia e dolcezza. La stessa cosa vale per quello che “la gente pensa di me”….sono semplici e intime riflessioni che devo “correggere mentalmente”… cioè cambiando i pensieri che nutro per me stesso. Adesso, è possibile che alcuni non vogliano accettare questa idea, perché continuano a credere che si possa “biasimare”qualcuno per le esperienze negative che ci accadono. Alcuni giustificano finanche le esperienze collegandole a errori commessi nel passato, come peccati morali ecc. di cui sono stati artefici. Ma, se biasimiamo gli altri o noi stessi… non correggiamo il pensiero che continuerà così a darci l’esperienza che non vogliamo. La nostra unica soluzione per eliminare le esperienze negative è dentro la nostra mente.

“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente…”

Prendendo la decisione di “rinnovare la nostra mente”, realizziamo che tutte le esperienze negative vissute sono state frutto di una buona azione, perché ci hanno condotto al posto in cui ci troviamo adesso nella nostra mente… al punto cioè della trasformazione. E sinceramente questo è tutto ciò che conta. Ed è a questo punto della trasformazione che prendiamo la decisione di “rinnovare la nostra mente” con la verità su chi siamo e cosa vogliamo essere. Sono passati più di 2000 anni da quando la suprema Mente di Gesù pose la domanda: Non sapete che siete dei? E da quel giorno in poi, sembra che il mondo e specialmente le religioni del mondo abbiano tentato di convincerci del contrario. Tuttavia ci troviamo qui, proprio al punto della trasformazione, meta normale e naturale perché è la direzione verso la quale lo Spirito ci ha guidati.

Dando inizio al processo della nostra trasformazione, cominciamo a sapere e a capire con una maggiore chiarezza che: “Quello che vedo è quello che credo” quindi comprendiamo che quello che vediamo è quello che la nostra coscienza ha accettato… sollevando quindi la nostra coscienza, cioè la nostra consapevolezza all’abbondanza universale, cominciando ad attualizzare e a dimostrare che quello che ci sostiene e ci beneficia nel nostro stato di “mente rinnovata” cioè, una mente che sa e sa di sapere che “si, noi siamo dei”. D-o è in ognuno di noi… noi siamo “una parte di D-o”… parte della Sua Vita infinita.

E allora, cosa significa “Voi siete dei”? Questo dipende sempre dall’individuo e dalla sua capacità di accettare il dono del bene infinito nella misura in cui ci si libera dal passato… specialmente dalle definizioni negative e dal peso delle esperienze che si sono precedentemente vissute, per accettare qualcosa di più grande, qualcosa di più intonato con la Natura di uno spirito vivente che esprime la sua divinità a un più alto grado di accettazione del bene disponibile per farsi sperimentare e godere. Questo è il punto nella nostra esperienza nel quale ci sentiamo”in pace con noi stessi”… sapendo che questa espressione del divino che incarniamo non è mossa dalle esperienze… dagli apparenti fallimenti, dalle delusioni, dalle reazioni, dai cuori spezzati… ma, che nello Spirito, abbiamo una naturale immunità verso tutto ciò al quale sarebbe negativo legarci, a parte la nostra “liberazione mentale”… accettare e sperimentare in pieno questa esperienza ci arricchisce di passione e di entusiasmo verso la vita.

È veramente una grande gioia vivere in pace con chi siamo e con chi vogliamo essere. Questa pace è disponibile per ognuno di noi proprio adesso, proprio dove ci troviamo… ma tocca a noi afferrarla, dichiararla come già ottenuta… e ripeterlo, e ripeterlo in continuazione fino a sentire la presenza di questa pace, al di là di quanto l’esperienza o l’apparenza visibile ce lo dimostri. La pace coltivata, nutrita, incoraggiata nella nostra coscienza è potente… è parte di D-o… possiamo sostenerla nella nostra mente… scegliendo semplicemente di fare così

E COSI
Reverend Dr. Henry Lee Bates

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